LINKS Ensemble Uncontrolled Edward Akulin tbn; Christoph Gallio sop/alto saxes; Takashi Kazamaki pcn; Kalle Laar gtr/electronics; Mart Soo gtr. Guest Paul Hoskin bs clt on tracks 5 and 9. Tracks 1-4, 6-8 & 10 recorded at Eesti Raadio, Tallinn, Estonia. 18 April 1997; tracks 5 and 9 rec. live at Minoya Hall, Osaka, 14 October 1996. SLAMCD 507 Bar code 5 028386 050728
TRACKS:
1. Triplets Holiday 6m 29s
2. Digital Ants 3 50
3. Wind Tells (Sometimes) 4 56
4. Restless Counterpoint 6 11
5. Fat Man 5 20
6. Conference of the Bird 2 02
7. Electric Bebop 5 21
8. Have you been in Tibet 9 41
9. In a Criminal Mood 3 24
10. Above the Blue 8 16
All-Music Guide, François Couture: Ensemble Uncontrolled’s second CD came out on Slam Productions, five years after the debut Tales from the Forest on Leo Records Laboratory. It presents studio recordings from April 1997 and two live pieces from October 1996. So, on the timeline, the music is actually much closer to the first CD than to the release date of this second opus. Members of the international outfit meet sparsely, but their free improvisations still convey a strong sense of maturity. The studio tracks were recorded in Tallinn (Estonia), home of trombonist Eduard Akulin and guitarist Mart Soo. Kalle Laar (guitar), Takashi Kasamaki (percussion) and Day & Taxi saxophonist Christoph Gallio complete the line-up. Paul Hoskin adds his bass clarinet to the two live improvs. Halfway between Peter Brötzmann’s tropical-heat blowing and the Spontaneous Music Ensemble’s abstract restraint, the music of the Ensemble Uncontrolled embraces texture without turning its back on dynamics. Sometimes it results in a clumsy attempt at instant structured pieces (Above the Blue). More generally the music offers a complex, rich amalgam of ideas. The two guitars dominate the sound, establishing moods, taking up solo space, etc. Gallio brings a more lyrical point of view, throwing lines inspired by Evan Parker. Trombone and percussion remain for the most part at the level of interesting accessories. Wind Tells (Sometimes), Restless Counterpoint and Have You Been in Tibet? all provide paced highlights. Links is not a ground-breaking album, but it features honest, heartfelt, and challenging improvising.
All About Jazz Vittorio Lo Conte L´Ensemble Uncotrolled è un collettivo di musicisti provenienti da ben quattro paesi, Svizzera, Germania, Estonia e Giappone. La loro musica fra free jazz e improvvisazione totale è di sicuro una sfida all`ascoltatore abituato a suoni meno radicali. Eppure val la pena di accettare questa sfida; difficilmente si resterà delusi dalla musica eterodossa di questi cinque improvvisatori. Già nell brano di apertura, "Triple Holiday" ci si chiede cosa stia succedendo. I sassofoni alto e soprano dello svizzero Christoph Gallio provengono dalla tradizione del free jazz americano, intorno a lui però ruotano dei ritmi di tutt`altra provenienza, insieme al trombone onnipresente di Eduard Akulin. Le chitarre sono in continuo dialogo, distorte dagli effetti elettronici e accompagnate dalle percussioni, piene di groove ma senza un ritmo prefissato, del giapponese Takashi Kazamaki. Per tutto il CD si procede lungo questi parametri, con suoni onomatopeici, come in "Conference of the Birds", dove Gallio fa il verso ai pigolii al sax soprano di Evan Parker, a suoni ispirati, vagamente, all`oriente, come "Have You Been in Tibet?". La strade percorse da questo gruppo sono tutt`altro che 'incontrollate'; le loro improvvisazioni collettive sono fatte di suoni presi a prestito da tante musiche e messe insieme in un collage che fa rinascere come nuovo quello che sembrava rinchiuso all`interno di frontiere ermetiche. Una delle doti maggiori di questa band è il fatto che l`eterogeneità delle fonti musicali non sfocia nel caos. I due chitarristi, il tedesco Kalle Laar e l´estone Mart Soo, contribuiscono in modo decisivo alla riuscita dell`album; intrecciano le loro corde senza strafare e senza sconvolgere le trame intessuti dai fiati di Gallio e Akulin. L´ospite Paul Hoskin al clarinetto basso aggiunge poco al discorso complessivo, inserendosi bene nello spazio messogli a disposizione nei due brani in cui è presente. La musica improvvisata qui presentata è di quelle che sfugge a ogni classificazione, la forza e il drive che emergono da questi brani di sicuro non passeranno inosservati a chi vorrà prestare un orecchio. Valutazione: * * * ½